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venerdì 10 aprile 2015

Nuova viabilità alla stazione Tiburtina - II° parte

La seconda sequenza di questo reportage ci mostra la nuova viabilità tra i vecchi depositi ferroviari e via dei Monti di Pietralata.

Occorre dire che l'area appare davvero desolata e degradata; è incredibile come questa grande quantità di terreni venga lasciata ad un destino di triste abbandono, quando con poco qui potrebbe sorgere un quartiere di torri residenziali, servizi e tanto verde, anche in considerazione del fatto che siamo vicinissimi ad un'abbondante offerta di TPL, con la metropolitana, le ferrovie regionali e i capolinea ATAC e COTRAL, con a poca distanza due ospedali, diverse scuole di vario grado e l'università.

Una mossa di questo tipo consentirebbe di rendere più viva la piastra sopra la stazione Tiburtina, dal momento che, ad oggi, la sua estremità orientale finisce nel vuoto più assoluto.

Evidentemente le ferrovie non sono interessate a far fruttare questi terreni, se è vero che, a quasi 4 anni dalla sua prima inaugurazione, giace ancora tutto così come era decenni fa.

Le uniche novità sono, per l'appunto, sul fronte della viabilità, con una nuova rotonda che unisce il flusso verso l'atrio Pietralata e i flussi veicolari provenienti dai Monti di Pietralata e dalla strada che passa sopra la nuova NCI, riconnettendosi in tal modo al ponte di Portonaccio.

La seconda rotonda su via dei monti di Pietralata, invece, è ancora in fase di costruzione, insieme al raddoppio della stessa via, mentre la restante tratta della strada che arriva fino a via Vacuna è stata chiusa, diventando, de facto, una discarica abusiva a cielo aperto, come dimostrano le foto in fondo all'articolo.   

Capitolo a parte per le indicazioni, come già citato nella prima parte del reportage.
Infatti, adiacente alla nuova rotonda in costruzione si trova l'ingresso per la NCI, presumibilmente con direzione Salaria; la presunzione deriva dal fatto che non è presente nemmeno un cartello per segnalare la direzione agli automobilisti che passano in zona, crendo così un surreale carosello di auto ferme a chiedere informazioni ai passanti.

Sorvolando sulla pericolosità di questo fatto, possibile che nessuno si sia accorto di tale carenza? Chi ha permesso di inaugurare delle nuove strade senza che venissero fornite le necessarie indicazioni agli automobilisti? 
E soprattutto, che senso ha tagliare i nastri a dei lavori pubblici incompiuti? 

Tutte domande che trovano ovvia risposta nella consueta inefficienza visibile in buona parte delle realizzazioni pubbliche romane.

Speriamo davvero che si metta mano a questo problema, ma che si immagini anche un futuro diverso per questa importantissima area della città. 


 
























1 commento:

Anonimo ha detto...

il problema che si costruiscono le strade senza le case e le case senza le strade, senza che ci sia una visione organica della città. colpa dell'attuale legge urbanistica 1150/42 che deve essere cambiata al più presto.

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