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mercoledì 11 settembre 2013
Il nuovo Ponte della Scienza e le opportunità mancate
Ecco alcune immagini del nuovo Ponte della Scienza, ufficialmente non ancora inaugurato, ma che siamo già in grado di mostrarvi (l'accesso al ponte è attualmente semi-transennato). Ci sono voluti ben 5 anni per realizzare quest'opera, ed è giunto il momento di tirare le somme.
In primo luogo, l'idea di collegare i quartieri Marconi e Ostiense con un ponte pedonale è assolutamente ottima. Tuttavia la posizione in cui è stato realizzato il ponte è alquanto scomoda, trovandosi di fatto a congiungere due aree praticamente deserte (il nuovo Lungotevere Gassman e l'area diroccata e abbandonata del Gazometro).
Così com'è ora, il ponte risulta funzionale a chi utilizza la bicicletta per i suoi spostamenti, il che è certamente un bene. Tuttavia, per dare un senso pieno a questo intervento, è necessario investire sul recupero di tutto il quadrante urbano. Un'area che recentemente ha visto non pochi interventi di rilievo (pensiamo a Eataly, al ristorante e locale polifunzionale Porto Fluviale, al nuovo ponte che collega i quartieri Ostiense e Garbatella), ma che ancora è fortemente degradata e in larga parte inaccessibile.
Questi gli interventi che occorre immediatamente mettere a cantiere o portare a termine. In primo luogo il recupero e la riqualificazione del Gazometro e di tutta l'area circostante, compresa la via del Commercio e la passeggiata lungofiume. Quindi la valorizzazione dell'area del Porto Fluviale e della Dogana. Infine il progetto della Città dei Giovani negli ex mercati generali, il cui cantiere è già partito per poi arenarsi nel giro di qualche mese. Senza questi interventi, e senza una riqualificazione generale delle banchine del Tevere, il neonato Ponte della Scienza rischia di diventare una piccola cattedrale nel deserto.
Ilaria
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1 commento:
un ponte che collega il nulla già imbrattato,complimenti alle istituzioni
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