«CICLABILITA’ AL PALO» - Da tempo le associazioni dei ciclisti chiedono una limitazione effettiva della velocità su via dei Fori Imperiali: ripetutamente sono stati effettuati monitoraggi, che hanno dimostrato che auto e moto, lungo la strada superano abbondantemente i limiti: «Serve una zona 30, soprattutto nel centro storico, e servono vigili che facciano rispettare i limiti». E la seconda stoccata dei ciclisti è proprio per il comandante dei vigili romani, Carlo Buttarelli, che in una recente intervista ad un quotidiano aveva ipotizzato multe, in base al codice della strada, per chi si muove sulle due ruote con le cuffie o pedala sui marciapiedi. «Premesso che i ciclisti devono rispettare il codice della strada - sottolineano i cicloattivisti - e che non portare gli auricolari è meglio, non sono certo le cuffie, l'assenza di casco o di specchietti e il comportamento spesso additato come irresponsabile dei ciclisti a creare incidenti. Lo sono invece l'assenza di piste ciclabili e di incroci sicuri, il grave ritardo della mobilità ciclistica della Capitale».
«PIU’ SICUREZZA» - E le associazioni non mancano di ricordare al Comune la carenza di rastrelliere per il parcheggio delle biciclette e criticano le previste nuove sanzioni: 80 euro per chi la posizione attaccata a un palo, fuori dagli spazi consentiti, 39 euro per i ciclisti che procedono sui marciapiedi. Al tempo stesso, in questi anni, i ciclisti urbani hanno più volte evidenziato come il Piano quadro della ciclabilità, presentato nella primavera del 2011 e approvato un anno dopo, sia ancora lontano dall'essere realizzato. E da quel giorno dell'autunno 2009 altri ciclisti sono rimasti vittime di incidenti: tra gli altri, in piazza Re di Roma e in via Salaria.
Simona De Santis
Corriere della Sera - Roma
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