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domenica 7 dicembre 2014

L'intervento edilizio di via Costantino Maes


In via Costantino Maes, tra la Nomentana e la nuova NCI, è sbucato questo nuovo palazzetto ad uso residenziale al posto di un altro vecchio fabbricato anni '60, nel terreno di quello che dovrebbe essere un istituto religioso. Sembra si tratti di un riconversione; infatti i volumi dei due stabili sono pressoché uguali, si è proceduto quindi a svuotare il vecchio palazzo e a ricostruirlo sulle forme di ciò che già c'era.

Il risultato non è certo una meraviglia e presenta l'unico pregio di aver sostituito  un obbrobrio degli anni del boom economico. 

L'area prima della riconversione del palazzetto





6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma no! Come fai a dire che è brutto?? Io l'ho trovo bellissimo invece!!! A me piace molto...

ArchD ha detto...

Interessantissimo progetto che non conoscevo!
In gergo tecnico si chiama "sostituzione edilizia" e si fa quando abbattere e ricostruire costa meno che riqualificare (perchè si: anche se molti non lo capiscono a volte riqualificare un edificio non è conveniente per nessuno).
Nelle grandi città europee è una pratica diffusissima visto che questo tipo di interventi di solito si effettua in aree di grande pregio urbanistico.
A Roma invece si è sempre "sostituito" pochissimo poiché vista la grande disponibilità di suolo agricolo da cementificare si preferiva abbandonare il vecchio edificio e costruirne uno nuovo da un'altra parte risparmiando così gli alti costi della demolizione(è il motivo per cui a Roma ci sono così tanti edifici abbandonati e/o fatiscenti).
Quindi il fatto che la pratica della sostituzione edilizia stia cominciando a prendere piede a Roma (ricordate anche il caso di via Lima?) è un buon segno perchè vuol dire che il terreno comincia a scarseggiare e le periferie ormai sono troppo dilatate e lontane dal centro. Ne consegue che se vuoi costruire appartamenti di lusso devi prima "procurarti" del terreno in una zona centrale e questo lo puoi fare solo demolendo edifici esistenti.

Anonimo ha detto...

oddio pero questo stile ' miami beach ' non mi convince per roma

Anonimo ha detto...

al commento precedente sulla sostituzione edilizia aggiungo che secondo me bisognerebbe concedere dei premi di cubatura a chi fa questo genere di operazioni... tipo che se tu butti giù un casermone anni 50 e al suo posto costruisci un edificio più bello e più funzionale, magari con un occhio al contenimento energetico e alle energie rinnovabili, io comune ti faccio costruire un piano in più, magari pure due se il nuovo edificio è particolarmente interessante... sono sicuro che così nel giro di 15 anni tutte le nostre orrende periferie sarebbero riqualificate perchè diventerebbe conveniente per i proprietari e i costruttori che sarebbero invogliati a riqualificare la città esistente senza consumare un solo metro quadro in più di territorio con nuove squallide palazzine...

Anonimo ha detto...

x7 dicembre 2014 18:13

è inutile questo che posta non capisce una mazza di estetica, oltre la polemica non va

per lui sono belle forse le palazzine di ostia o dell'alessandrino

Anonimo ha detto...

@anonimo 16:26
guarda che questa palazzina non è tanto diversa da quelle di ostia o dell'alessandrino, è solo più nuova e quindi più pulita ma per il resto è identica

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