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mercoledì 25 febbraio 2015

Centro residenziale Giardino di Faonte

Sopra la collinetta che separava un tempo il quartiere del Tufello da via della Bufalotta, si va concludendo il cantiere per la realizzazione di un immenso progetto edilizio, denominato "centro residenziale Giardini di Faonte".
Si tratta di un complesso di dodici palazzine, al momento, visto che nel progetto originale ne erano previste di più, e i manufatti si sviluppano lungo una nuova strada di collegamento che unisce via della Bufalotta con  via delle Vigne Nuove.

Trovandosi in una posizione rialzata e panoramica, è abbastanza semplice vedere questo nuovo complesso da via della Bufalotta. Purtroppo, però non si tratta di una visuale così gratificante, dal momento che le palazzine presentano delle forme squadrate e decisamente pesanti, nonché delle scelte cromatiche che tendono ad ingrigire ancora di più il giudizio finale. 

Anche la nuova strada di collegamento è stata pensata male, senza che le carreggiate siano separate da un qualsivoglia spartitraffico, nonostante ci siano lungo il percorso due curve abbastanza pericolose.

L'incrocio con via della Bufalotta, strada già di per sé pericolosissima, non è stato regolato da una rotonda, bensì da un semplice incrocio a raso con l'aggiunta delle isole di svolta. Una scelta al risparmio che denota ulteriormente la scarsità del progetto nel suo complesso.

L'unica nota positiva è data dalla sistemazione del giardinetto su via delle Vigne Nuove.



























2 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio parere questo progetto ha una doppia faccia: il progetto urbano in fondo è passabile... gli edifici sono ben disposti lungo la strada, i marciapiedi sono realizzati in materiali di buona qualità e persino il parco sembra abbia avuto un progetto dignitoso. Inoltre la nuova strada (quella con la doppia curva a gomito) ha almeno il merito non banale di connettere due quartieri adiacenti ma totalmente scollegati e si innesta bene sia dalla parte del Tufello sia da quella della Bufalotta dove per la rotatoria, ahimé, non c'era spazio credo. Senza dimenticare che il recupero degli antichi casali rossi è un tocco di vera qualità.
La seconda faccia, cioè quella negativa è sempre la stessa: il problema, come sempre, COME SEMPRE, è nella qualità scadente dell'edilizia, nelle decorazioni pacchiane fatte di marcapiani e cornicette, nei soliti inutili balconi tondeggianti senza motivo e nei vasconi di cemento prefabbricati... o più semplicemente nel fatto che hanno costruito 12 palazzine tutte uguali senza pensare che sarebbe bastato variare il colore dell'intonaco (quindi a costo zero per il costruttore) per rendere più gradevole il complesso.

Anonimo ha detto...

ma perche hanno usato quei mattoni marrone scuro? forse pensavano di essere ad amsterdam?

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