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mercoledì 23 luglio 2014

Indagini in via Anagni

Nel corso dei secoli (ma potremmo dire anche dei millenni) Roma ha subito pesanti modificazioni dovute all'antropizzazione del luogo già dall'antichità. Ciò ha trasformato i luoghi e ha creato delle inevitabili situazioni di dissesto.

Che il sottosuolo di Roma abbia delle caratteristiche particolari lo sanno tutti, quello che forse non è noto è che in alcune zone di Roma questa complessità si fa ancora più forte.

E' il caso delle zone che orbitano tra Casilina e Prenestina, specificamente tra Villa Gordiani e il Casilino 23; un'area, infatti, che all'urbanizzazione selvaggia degli anni '60 lascia spazio ad ampi appezzamenti di terra incolta e non edificata. 

Questo è dovuto anche alle difficoltà  sopracitate; non a caso, questa è una delle zone di Roma dove è maggiormente presente il rischio di cavità sotterranee, un problema che, nel corso degli anni, ha creato difficoltà anche per la posa dei sottoservizi. 

Un caso particolare è quello di via Anagni dove a maggio, in seguito alla formazione di un avvallamento, è stata chiusa e transennata la strada per indagini geognostiche. 

La via doveva restare chiusa circa una settimana ma, probabilmente, devono essere sorte delle complicazioni tali da farne slittare la riapertura.





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