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venerdì 26 giugno 2015

Città della Scienza al Flaminio: vince lo studio 015/Paola Viganò

Nella giornata di mercoledì lo studio 015 Paola Viganò si è aggiudicato la riqualificazione delle caserme di via Guido Reni al Flaminio, esattamente di fronte al MAXXI di Zaha Hadid.

Dalla relazione si può leggere come il progetto sia stato preso in considerazione anche per l'allargamento di via Guido Reni in corrispondenza del lotto, dove si vanno a proporre dei nuovi spazi pedonali affiancati da esercizi commerciali .


La parte residenziale sarà strutturata in senso prettamente pedonale, con traffico limitato e una sequenza di spazi pubblici e privati modulati. 
Su via del Vignola, invece, dovrebbero mantenersi alcune costruzioni industriali e, con tutta probabilità, qui si inserirà lo spazio museale al centro del progetto, il tutto circondato da un nuovo giardino.

Lo spazio interessato dall'intervento è davvero considerevole e, per quanto soggettivamente il progetto non sia tra i migliori per l'originalità degli elementi proposti, resta in ogni caso un punto di partenza per la riqualificazione di un intero quadrante. 

Dalle indiscrezioni trapelate ieri, sembra che i lavori partiranno nel 2016.





Gli altri cinque progetti finalisti:

Labics



Ian+ 


Caruso


Juan Navarro Baldeweg


KCAP







8 commenti:

Anonimo ha detto...

Il progetto migliore imho è senza dubbio quello di Kcap, l'idea di spostare il museo è stata coraggiosa e secondo me intelligente, in questo modo si salvano i capannoni ex-industriali più interessanti. Anche le palazzine sono molto più belle di quelle della Viganò in quanto più "romane".
Secondo classificato Ian+ per la bellezza dei render. Ultimo quella schifezza di Baldeweg.

Anonimo ha detto...

AHAHAHA ALLORA NON SONO STATO L'UNICO A PENSARE CHE IL PROGETTO DI NAVARRO-BALDEVEG SEMBRA TOR BELLA MONACA

Anonimo ha detto...

sono andato a guardare i plastici alla mostra al maxxi stamattina e l 'impressione è che il progetto vincitore sia quello che ha costruito di meno in termini di volumi nonostante le richieste del concorso fossero molto precise . non è che si rischia che il progetto non si farà perchè diventa antieconomico con così poche case ed un museo ridotto all'osso ?

Timoteo ha detto...

la mia classifica:

1-ian+
2-kcap
3-viganò
4-labics
5-navarro baldeweg
6-caruso saintjohn

Anonimo ha detto...

studio 015 e paola viganò:
progetto buono ma forse un po' poco coraggioso, le palazzine sono basse e non densificano a sufficienza il lotto. Il museo è piccolo e poco definito ma gli spazi pubblici sono di grande qualità. sicuramente ha vinto perché ha lasciato molti spazi liberi a verde ma nel complesso un progetto normale senza infamia e senza lode.

labics e paredes-pedrosa:
una grandissima delusione e un progetto totalmente fuori scala, palazzoni lunghissimi che affacciano su altri palazzoni lunghissimi e sopraelevati su dei basamenti che li fanno sembrare altissimi. monumentale.

ian+: Bei disegni e bei rendering che però faticherebbero ad essere messi in pratica, e infatti a giudicare dal sito web costruiscono molto poco di quello che progettano. davvero bellissima l'idea dei volumetti colorati sopra gli antichi padiglioni. promettenti.

caruso e st.john: mammamia che idea che gli è venuta a questi! fare delle casette finto antiche tutte diverse e tutte attaccate. però il tutto funziona e secondo me potrebbe anche piacere ai danarosi acquirenti delle case. l'idea di città con le strade tortuose irregolari e le piazze con le fontane anche non è malaccio. old style.

juan navarro baldeweg e de gai : mah, secondo me il progetto lo avrà fatto fare a qualche stagista, non è possibile che un grande architetto come lui faccia cose degne di uno studente di arhcitettura del primo anno. le palazzine a torre sono qualcosa di inquietante e non sfigurerebbero alla periferia di bucarest. l'idea di masterplan nega totalmente ogni possibilità di attraversare il sito perché tutti gli edifici sono collegati tra loro manco fosse simcity. navarro baldeweg è vecchio e si vede.

kcap e spsk*:
masterplan funzionale ma edifici troppo rigidi, le case olandesi vanno bene in olanda ma non a roma, si vede che sono abituati a lavorare in un paese dove gli standard abitativi sono molto meno esigenti.
Spettacolare il museo con i volumi posti sopra che da sotto riprendono la sagoma dei tetti. rigorosi.

Anonimo ha detto...

vincitore mediocre, altri meritavano di più

Bazza ha detto...

vero che i labics hanno deluso, secondo me partivano favoriti... ian+ sempre sopra le righe, k-cap troppo palazzinari, caruso progetto assurdo, baldeveg inqualificabile, viganò boh... mi pare abbia vinto quello di più basso profilo, ma forse i committenti volevano così

Anonimo ha detto...

Sono stata all'Outdoor Festival che si svolge nelle caserme di via Guido Reni ed ho avuto modo di entrare dentro i padiglioni oggetto del concorso . Beh che dire, avevano ragione ian+, kcap e spsk .
I padiglioni veramente belli ed architettonicamente rilevanti sono quelli dall'altra parte . La viganò ha deciso di salvaguardare quelli più brutti e secondo me anche quelli più mal messi dal punto di vista statico. Ma è una mia opinione .

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